Sicilia. Maggio: interrogazione su mancato intervento dopo alluvione Bisacquino e Contessa Entellina

L’autunno è alle porte e sono ancora nella memoria collettiva le forti precipitazioni a carattere torrenziale che hanno investito il 22 febbraio scorso la Sicilia occidentale. La pioggia fu molto intensa e persistente soprattutto nei comuni di Contessa Entellina e di Bisacquino (in particolare nella zona di contrada “Cozzo Serronello”), dove procurò danni e mise in luce il grave dissesto idrogeologico del territorio dell’”Alto Belice Corleonese”. Gli allagamenti e il crollo di un costone roccioso – fatti che trovarono impreparati amministrazione e cittadini perché nessun allarme era scattato nelle ore che precedettero l’evento – portarono a 28 ordinanze di sgombero che interessarono un centinaio di cittadini. Il presidente della Regione Siciliana chiese tempestivamente la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, per far fronte ai danni procurati dall'alluvione. Il Consiglio dei Ministri il 18 maggio ha dato il via libera all'emergenza viabilità in Sicilia ed ha previsto 27,4 milioni di euro di fondi della Protezione civile nazionale che saranno spesi per affrontare le principali emergenze viarie nella zona delle Madonie, del Corleonese e di altre arterie secondarie dell'Isola. “Vorrei adesso sapere – scrive,  nel giorno della visita del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio in Sicilia,  il deputato Pd Mariella Maggio nell’interrogazioneche chiede risposta scritta al presidente della Regione e all'assessore  del territorio e dell’ambiente – se e come il Governo regionale ha seguito l’iter burocratico dei lavori che dovranno essere effettuati e se intenda intervenire tempestivamente per rispettare nella loro totalità gli impegni assunti Consiglio dei Ministri che aveva disposto quattro mesi fa congrue risorse per gli interventi necessari alla messa in sicurezza del territorio colpito”. “E’ indispensabile – aggiunge Maggio – capire inoltre se l’assessore competente,  che si era impegnato ad intervenire tempestivamente   proprio per impedire che dinanzi alle nuove pioggia tutto rimanesse senza interventi come invece è successo, intenda predisporre un programma di prevenzione ambientale di medio e lungo termine per rendere il territorio regionale idoneo a fronteggiare in futuro situazioni di maltempo anche di forte entità e ad avviare un serio programma regionale di ripristino e messa in sicurezza del territorio”.