Sicilia. Ferrandelli: ”l’assessorato all’Energia chiarisca la vicenda del commissario Coinres”

“E’un paradosso che ad un dirigente della Regione Siciliana, a cui è stato affidato senza alcun compenso il compito di gestire e liquidare uno dei consorzi a più alto rischio di pressioni illegali e della criminalità mafiosa, venga in maniera pretestuosa contestato l’uso della carta intestata della Regione Siciliana per le disposizioni prodotte. Chiedo all’assessore all’Energia Nicolò Marino ed al responsabile del suo Ufficio di Gabinetto di chiarire immediatamente questa vicenda”. Lo dice Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del PD, a proposito del sollevamento dall’incarico della dottoressa Silvia Coscienza, dirigente del Dipartimento acque e rifiuti della Regione Sicilia e commissario gestore e liquidatore del Coinres.

“Sono preoccupato – continua Ferrandelli – perché si rischia di esporre, isolare e rendere vulnerabile la dottoressa Coscienza, e si rischia anche di complicare la definizione della vertenza Coinres che ad oggi sembra precipitare senza soluzioni, lasciando territori privi di servizi e i lavoratori allo sbando”.

“Mi chiedo inoltre – prosegue Ferrandelli – come sia possibile, da parte del capo di gabinetto, non tenere in considerazione le norme che hanno di fatto prorogato al 30 Settembre 2013 i poteri di gestione a tutti i commissari liquidatori degli Ato-rifiuti, norme che confermano che la dottoressa Coscienza, a tutt’oggi, riveste i pieni poteri di Commissario  gestore e liquidatore del Coinres e che il relativo decreto assessoriale di nomina della stessa non è affatto cessato nell’efficacia”. 

“Ritengo quindi del tutto arbitrario l’invito rivolto ai comuni del Coinres di convocare l’Assemblea consortile per l’immediata nomina del Commissario liquidatore, dal momento che l’attuale dirigente dottoressa Coscienza risulta ad oggi e a tutti gli effetti nel pieno dei propri poteri”.

 

“In presenza di tali livelli di approssimazione e di noncuranza di norme e regole – conclude Ferrandelli – ritengo vi sia un deficit di gestione del Gabinetto di un assessorato difficile e delicato quale quello all’Energia”.