Sicilia. Cirone: ”petrolchimico Gela, un anno fa l’accordo: a che punto siamo?” – presentata interrogazione all’Ars

“Nonostante sia passato più di un anno dall'accordo per salvare l’occupazione a Gela riconvertendo il petrolchimico in ‘raffineria verde’, non si ha notizia di alcun passo in avanti in questa direzione”. Lo dice Marika Cirone Di Marco, parlamentare regionale del PD, che sulla vicenda ha presentato una interrogazione al presidente della Regione Siciliana.

 

“In occasione dell’accordo, siglato il 6 novembre 2014, i vertici dell’Eni avevano parlato di ‘nuove e importanti iniziative industriali’ e di ‘importanti investimenti sull'innovazione tecnologica’; il ministero per lo Sviluppo economico in una nota faceva sapere che ‘il sì alla riconversione verde della raffineria Eni di Gela avrebbe portato con sé la garanzia del mantenimento di tutti i posti di lavoro, compresi quelli dell'indotto’; il presidente Rosario Crocetta aveva definito quello di Gela ‘il più grande progetto verde in Italia’ e aveva inoltre parlato di 200 milioni di euro stanziati per le bonifiche e lo smantellamento dell’impianto. Ebbene, di tutto questo non c’è traccia”.

 

Nell’interrogazione Marika Cirone Di Marco ricorda che “l'intesa prevedeva la costituzione di due tavoli di lavoro, uno per l'occupazione e l'altro per la verifica dell'accordo e che entro due mesi sarebbe stato attivato un ulteriore tavolo col ministero del Lavoro per misure di sostegno al reddito”.

 

“Eppure – aggiunge la parlamentare del PD – non solo l’accordo non ha dato ancora vita agli impegni assunti, ma nel frattempo l’ENI sta assumendo decisioni di ridimensionamento della sua presenza nel territorio siciliano, in particolare nel polo industriale di Siracusa”.

 

“L’unica ‘novità’ riguarda i piani di trivellazione, che sono partiti e sono stati sottratti alle autorizzazioni regionali. Non vorremmo – conclude Marika Cirone di Marco – che questo accordo possa apparire solo come una ‘copertura’ alla concessione di nuove trivellazioni”.

 

Nell’interrogazione la parlamentare regionale del PD chiede dunque al presidente della Regione di conoscere “quale sia lo stato di realizzazione dell’accordo”.