Sicilia, 70° anniversario Statuto. Anselmo: con riforma, nuova legge elettorale e nuove regole Ars

“Siamo di fronte ad un bivio: parallelamente alla riforma della Costituzione, che ci aspettiamo sarà confermata dal referendum d’autunno, saremo chiamati ad una riforma dello Statuto Siciliano che dovrà adeguarsi alle nuove disposizioni e dovrà trovare una sua ‘missione’ per lo sviluppo economico e civile della nostra isola. Altrimenti rischia di prevalere il movimento d’opinione che vorrebbe livellare le regioni speciali a quelle ordinarie”. Lo ha detto Alice Anselmo, presidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, nel corso dell’intervento durante al seduta d’aula dedicata al 70° anniversario dello Statuto speciale della Regione Siciliana.

 

“Bisogna guardare avanti – ha proseguito Anselmo – ad una riforma dello Statuto che tenga conto della nuova dimensione comunitaria e del progressivo ampliarsi degli spazi di iniziativa per le realtà non statali: la Regione Siciliana non può limitarsi passivamente a dover dare attuazione agli obblighi comunitari ed a gestire, spesso purtroppo male, i fondi strutturali: dovrebbe sviluppare anche lì capacità di proposta e di dialogo con Bruxelles”.

 

Anselmo ha poi fatto riferimento alla riforma della legge elettorale regionale, non solo in relazione agli effetti che la riduzione da 90 a 70 dei deputati regionali avrà sulla distribuzione territoriale dei seggi. “Bisogna consentire al Presidente eletto di poter avere una maggioranza che ne sostenga l’azione di governo e per dare adeguata rappresentanza di genere attraverso l’introduzione del doppio voto di preferenza.  In questo sforzo riformatore – ha concluso Anselmo – un ruolo determinante può essere svolto dalle norme che regolano il funzionamento interno dell’Assemblea Regionale e che andrebbero riformate, per rendere più rapidi e trasparenti i processi decisionali e più efficace la funzione di informazione e di controllo”.