Settore vitivinicolo. Safina: ordine del giorno per chiedere vendemmia verde e distillazione di crisi

“Non serve solo che il presidente Schifani chieda al governo nazionale lo Stato di calamità per il comparto vitivinicolo siciliano ma è ora che giungano concreti aiuti economici a sostegno degli agricoltori siciliani. Il settore è ormai sotto attacco da mesi a causa dei repentini e imprevedibili cambiamenti climatici. L’intera filiera produttiva, già in crisi da decenni, ora si trova letteralmente in ginocchio e senza i fondi dello Stato rischia di soccombere e sparire”.
Il grido d’allarme arriva dal deputato regionale del PD Dario Safina che questa mattina, durante i lavori dell’Assemblea regionale siciliana, depositerà un ordine del giorno a sostegno e tutela del comparto vitivinicolo siciliano.
“Il fungo della Peronospora – spiega Safina – non è altro che l’ultima delle piaghe in ordine cronologico, causate dal maltempo e dai folli e imprevedibili cambiamenti climatici degli ultimi anni. Il danno già calcolato è pari al 40% netto in meno della produzione dell’intero comparto, con conseguente riduzione delle tonnellate di uve raccolte e declino delle qualità dei vini generati. Un vero e proprio disastro per i nostri agricoltori e per uno dei settori traino dell’economia siciliana”.
“E’ necessario ed urgente che gli ispettorati agrari chiedano l’accertamento dei danni, così da poter interloquire con il governo nazionale, al netto della richiesta dello stato di calamità inoltrato con la delibera di giunta regionale del 15 giugno scorso. Ora gli agricoltori del comparto si trovano a fare i conti con una situazione non più recuperabile – continua Safina –. Anche perché il calo dei consumi, in particolare dei vini rossi, e l’aumento delle giacenze di cantina hanno contribuito a delineare una situazione di squilibrio di mercato. L’intero comparto insomma rischia di implodere. Serve e subito, prevedere la vendemmia verde e la distillazione di crisi. E’ urgente pensare misure di sostegno per gli agricoltori da tempo vittime dei cambiamenti climatici”.