Sanità. Digiacomo: grande equivoco sui conti, serve chiarimento per impedire blocco concorsi

“A proposito dei rilievi della Corte dei Conti sui concorsi in Sanità e sulla tenuta del bilancio sanitario in Sicilia, la mia impressione è che la questione sia stata mal posta e per certi aspetti male spiegata”. Lo dice Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars.

 

“Il nodo centrale è uno: anziché trasferire le quote del cofinanziamento statale all'assessorato (e quindi alle aziende sanitari) queste somme si utilizzano anche per pagare costi che nulla hanno a che vedere con la sanità. Insomma – dice il presidente della commissione – i conti ‘saltano’ perché si continuano ad utilizzare i fondi per la sanità come un ‘bancomat’ al quale ricorrere per pagare spese di altro tipo”.  

 

“Questi passaggi – prosegue Digiacomo – vanno spiegati bene, anche all’opinione pubblica, altrimenti rischiamo di apparire schizofrenici: da un lato ci compiacciamo del buon andamento conti e dall’altro veniamo bacchettati dalla magistratura contabile. Con un risultato paradossale: bloccando i concorsi, infatti, si rischia di mandare in tilt il sistema e danneggiare la possibilità di assicurare la giusta assistenza alle persone. E così si va incontro ad un effetto-domino: perché se si abbassa la qualità dei livelli di assistenza, si mettono a rischio i finanziamenti per la sanità”.

 

“Mi farò carico di organizzare un incontro fra i rappresentanti del governo e quelli della Corte dei Conti – conclude Digiacomo – per correggere questa interpretazione che a mio avviso ha dato vita ad un ‘grosso equivoco’, e per avviare un confronto aperto sul merito delle cose”.