Rifoma Province. Cracolici: testo pronto, ora tocca all’aula – i numeri dell’esame del ddl in commissione

“È stato un lavoro complesso, ma ce l’abbiamo fatta: quello che la commissione si appresta ad esitare è un testo solido, che tiene fermi i principi dello Statuto regionale e al tempo stesso attribuisce compiti specifici a Liberi Consorzi e Città Metropolitane”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, a proposito dell’approvazione dell’articolato del disegno di legge di riforma delle ‘ex Province’: il voto finale in commissione è fissato martedì 24 marzo alle ore 11,00. Successivamente inizierà l’esame del testo in aula.

 

“Sarò felice – aggiunge Cracolici – quando, già fra qualche mese, potremo avere sindaci metropolitani e presidenti dei Liberi consorzi  eletti e rappresentativi del territorio, e si metterà fine alla pagina di quasi tre anni di commissariamento. Dopo il voto finale della commissione sarà l’aula a valutare se il lavoro che abbiamo fatto, che garantisce i dipendenti delle ‘ex Province’ e toglie di mezzo inutili paure che sono state alimentate in questi mesi, costituisce un impianto solido per riformare il nostro sistema delle autonomie locali”.

 

“Se la commissione ha potuto lavorare bene – conclude Cracolici – il merito è di tanti: ringrazio i colleghi parlamentari e l’assessore Ettore Leotta, e ringrazio i funzionari  della commissione che hanno dato un apporto tecnico importante a questa riforma”.

 

Riforma Province: i numeri dell'esame in commissione

 

L’esame del ddl è iniziato in commissione Affari istituzionali lo scorso 3 febbraio: da allora si sono tenute 21 sedute per esaminare  48 articoli e circa 800 emendamenti. Il testo che la commissione si prepara ad esitare è la sintesi di 12 disegni di legge presentati sulla stessa materia.

In circa 45 giorni di lavoro sulla riforma, si sono svolte in commissione 40 audizioni di esperti ed esponenti di associazioni di enti locali, sindacati ed università.