Palermo. Maggio: città in ginocchio su più fronti, il Pd batta un colpo

“Ancora una volta viene convocata una direzione provinciale del Pd senza affrontare direttamente il punto più importante, legato alle gravi difficoltà della nostra città e la conseguente linea del nostro partito. Dobbiamo finirla con questo continuo logorio che ha stancato me come tanti altri dirigenti e iscritti del Pd. Non possiamo continuare ad assistere al fatto che, dietro a certi ordini del giorno, si celino continui scontri alla ricerca di posizionamenti correntizi o smanie di protagonismo,  senza discutere come partito dei problemi reali della gente”.  Lo afferma in una nota il deputato Pd Mariella Maggio, in merito alla convocazione della direzione provinciale del Partito Democratico di oggi pomeriggio in via Bentivegna.

“Dimentichiamo, come partito, che Palermo soffre di una delle più gravi crisi degli ultimi decenni – aggiunge Maggio -. Invece di proporre le nostre soluzioni, continuiamo a  trastullarci in ‘guerre’ assurde ed intestine.  Dinanzi a un sindaco ormai distante dai cittadini per i mille problemi irrisolti, noi oggi dovremo decidere non sulla posizione dei democratici in Consiglio – sottolinea -, fino ad oggi carente e poco chiara, ma su una deroga che finisce con l’aprire appetiti in seno al Consiglio stesso. Cosa è cambiato dall’ultima decisione della direzione nazionale del Pd, che proprio sugli assetti interni in Consiglio comunale aveva suggerito prudenza? Oggi più che mai questa prudenza non è necessaria? Le regole devono essere applicate sempre e in tutti i casi”.

“Può continuare il Pd ad assumere posizioni  che non si traducono in una forte azione di proposta, di promozione e di guida dei processi politici? Il dibattito e le posizioni del Pd non possono essere condizionati da chi strizza l’occhio ad un sindaco che sta mettendo in ginocchio Palermo – conclude la parlamentare democratica – e che, dal giorno dopo la sua elezione, lavora non per la città ma per ricandidarsi alla Presidenza della Regione. Ritengo che il Partito Democratico non può continuare a farsi male, non può continuare a non avere una linea chiara e non può continuare a non dare risposte ai cittadini”.