Indagine sulle spese all’Ars, parla Cracolici: la mia colpa? Aver fatto il capogruppo

La mia colpa? Aver fatto il capogruppo all’ARS. Per questo sono indagato. Nessuno mi accusa di aver utilizzato un solo euro di fondi pubblici per fini personali. Dei circa 170 mila euro contestati inizialmente, oggi si chiedono chiarimenti su una cifra totale di circa 37 mila euro, il 2% della somma iniziale. Non posso che esprimere gratitudine nei confronti dei PM della Procura della Repubblica di Palermo che dopo due anni di indagini hanno ritenuto che  il 98 % delle contestazioni iniziali non fossero sostenibili dal punto di vista penale.

 

Ma andiamo a vedere cosa oggi viene contestato: si accusa il gruppo PD, e non me personalmente personalmente, di aver fatto regali di Natale nei cinque anni della legislatura scorsa e regali di nozze a due dipendenti del gruppo, a un deputato e al figlio di un altro deputato. Mi batterò, nei venti giorni che la legge assegna tra la chiusura delle indagini e la richiesta finale dei PM, chiedendo di chiarire ulteriormente e dimostrare che ciò che resta delle contestazioni nei miei confronti costituiscano  attività di rappresentanza della funzione istituzionale del gruppo  del PD e non distrazione di risorse pubbliche Oltretutto, nel caso dei cosiddetti ‘regali di nozze’, questi sono stati fatti a spese dei singoli deputati, i bonifici altro non erano se non anticipazioni di soldi che i deputati hanno poi rimesso in cassa di tasca loro.

 

Quanto alle strenne natalizie, si trattava di semplici ceste o bottiglie destinati – come capita ad aziende o alti enti – a  soggetti istituzionali, giornalisti, autorità. E stiamo parlando di regali che in media avevano un valore inferiore ad 80 euro.

 

A questo punto, aspetto solo di poter uscire da quello che vivo come un ‘incubo’ perché ciò che sento minacciata è l’onorabilità della mia storia personale, che vale più di qualunque altra cosa. Spero dunque di poter chiarire tutto. Se ciò non dovesse avvenire in tempi brevi e dovessi essere rinviato a giudizio, lascerei un minuto dopo la carica di presidente della commissione Affari istituzionali all’ARS: non potrei svolgere una funzione istituzionale dovendo al tempo stesso difendere in un aula di tribunale. 

 

 

Antonello Cracolici