Formazione. Maggio e Milazzo: si al dialogo, no ad atti che aumentano la tensione

Le parlamentari del PD definiscono "inopportuna" la risoluzione presentata in commissione

 

“Sulla delicata vertenza della formazione professionale la commissione Lavoro dell’Ars ha scelto la strada della rottura con il governo: una strada, questa, che serve solo ad aumentare la tensione. In questa fase bisogna fare ogni passo utile a tutelare innanzitutto i lavoratori”. Lo dicono Mariella Maggio e Antonella Milazzo, rispettivamente vicepresidente e componente della commissione Lavoro all’Ars.

“Oggi pomeriggio, proprio mentre a Palazzo d’Orleans era in corso un incontro fra i sindacati di categoria e l’assessore Scilabra, in commissione è stata presentata una risoluzione che non abbiamo votato: si tratta, infatti, di un atto strumentale che, se è condivisibile nella parte in cui chiede di ripristinare un ‘normale rapporto istituzionale’ fra governo e commissione, è quantomeno inopportuno nella parte in cui rischia di fomentare la tensione e far saltare il delicato dialogo in atto fra governo e parti sociali. Per quel che ci riguarda continueremo a lavorare per tenere in piedi questo dialogo che deve servire a portare avanti un percorso di riforma della formazione, tutelando gli operatori del settore, anche coloro che eventualmente in questa fase non dovessero trovare utilizzo. Un percorso – concludono Maggio e Milazzo – che deve subito essere chiaro in ogni suo aspetto”.