Enti Locali. Panepinto: un ddl per disciplinare categoria segretari comunali

“La Regione siciliana non ha disciplinato  l’ordinamento dei segretari comunali, che, pertanto, resta regolamentato integralmente dalla normativa statale, al contrario di quanto avvenuto per altre regioni a statuto speciale. Un vuoto normativo che deve assolutamente essere colmato”. Lo dice Giovanni Panepinto, componente della Prima commissione Affari Istituzionali all’Ars, primo firmatario di un disegno di legge che mira a disciplinare la categoria.

“La legge di riforma delle autonomie locali, – spiega Panepinto –  ha profondamente inciso sulla figura del segretario comunale e provinciale, prevedendone l’iscrizione in un ruolo nazionale, articolato territorialmente, attribuendo al sindaco ed al presidente della provincia la facoltà di fare ricorso a tale ruolo o albo per la nomina del segretario di cui necessariamente ogni ente locale deve essere dotato. Successivamente ha disciplinato la figura dei segretari generali dei comuni e delle province prevedendo che gli stessi siano iscritti in un albo nazionale cui accedono per concorso, e sono dipendenti dell'agenzia autonoma appositamente istituita, con personalità giuridica di diritto pubblico, per la gestione dell'albo stesso. L'assegnazione delle mansioni di segretario nel singolo ente locale – continua – avviene dietro nomina del sindaco o del presidente della provincia con durata corrispondente a quella dei loro rispettivi mandati elettorali. province regionali.un disegno di legge volto a determinare lo status del segretario comunale e dei liberi consorzi comunali che hanno sostituito le Province. Il disegno di legge presentato – conclude il parlamentare PD – , va evidenziato che da esso non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, in quanto il passaggio dei segretari comunali e dei liberi consorzi all’agenzia regionale trova copertura finanziaria nelle risorse in atto destinate al medesimo scopo e trasferite dai comuni e dalle ex province regionali al ministero dell’Interno”.