Aeroporto Comiso. Digiacomo: Soaco chiarisca come mai ha aperto lo scalo senza il rifornimento carburante

"Leggo con stupore la nota di replica della Soaco in relazione alle mie richieste di chiarimenti sul servizio di rifornimento carburante nell’aeroporto di Comiso: ebbene, la stessa Soaco conferma che tuttora il gestore del servizio non è abilitato per fornire carburante a certi tipi d'aerei”. Lo dice Pippo Digiacomo, parlamentare regionale del PD, in relazione ad una recente nota della società di gestione dell’aeroporto di Comiso.

 

“La Soaco, piuttosto, dovrebbe spiegare: come ha potuto pensare di aprire un aeroporto senza propellente? Oltretutto – aggiunge Digiacomo – erano stato proprio i vertici di Sac e di Intersac a diffidare dall’aprire lo scalo, minacciando azioni di rivalsa  perché l'operazione aveva il sapore di una forzatura fungibile alla  campagna elettorale di Alfano”.

 

“E’ opportuno ricordare – prosegue Digiacomo –  la spesa mensile di 200.000 euro di soldi pubblici per i controllori di volo che fino ad oggi hanno controllato ben poco: in due mesi, 400 mila euro spesi per cosa? Risponda a questo la Soaco invece di incolonnare elementi che non chiariscono proprio nulla e faccia sapere se intende portare avanti l'azione di rivalsa minacciata per spreco di risorse pubbliche e private”.

 

“Sia chiaro – conclude Digiacomo – sono stato io il primo a battermi per l’apertura dell’aeroporto, ma la società di gestione aveva il dovere di verificare che tutto fosse a regime”.