Acqua. Panepinto e Maggio: nuovo ddl governo? ‘NO’ a colpo di spugna su gestione pubblica

“Calleri e Crocetta non pensino di recepire tout-court le norme sul servizio idrico contenute nello ‘sblocca Italia’ di Renzi perché in questo modo si calpesterebbe il lavoro portato avanti da sindaci, amministratori e comitati, e la volontà espressa chiaramente anche in Sicilia con il referendum del marzo 2011 per il ritorno alla gestione pubblica”. Lo dicono Giovanni Panepinto e Mariella Maggio, parlamentari regionali del PD e promotori del ddl sull’acqua pubblica, a proposito del nuovo disegno di legge del governo depositato dall’assessore all’Energia in commissione all'Ars.

 

“Appare evidente – proseguono Maggio e Panepinto – che non basterà l’applicazione dell’originale trovata delle ‘Case dell’acqua’ contenuta nel ddl per ripristinare la gestione pubblica delle risorse idriche. I disastri della provincia di Palermo e Siracusa non hanno insegnato nulla". 

 

“Insieme con sindaci, amministratori e con il popolo referendario – concludono i deputati PD – ci opporremo in ogni modo a questo tentativo di stravolgere, ancora una volta, la volontà di ripubblicizzare l’acqua in Sicilia”.