Biblioteche. Cirone e Maggio: Dotare subito la Regione di una normativa di settore
“La mancanza di una disciplina di settore ha pesanti ricadute sui servizi bibliotecari siciliani, che risentono di una cronica pesante scarsezza di risorse finanziarie, di organici composti prevalentemente di personale privo di formazione specifica, di spazi inadeguati alle funzioni, di patrimoni documentari spesso non aggiornati o costituiti senza una corretta politica di sviluppo delle raccolte. Una conseguenza di ciò è il dato che la Sicilia , tra le regioni italiane, è quella che ha la percentuale più bassa di lettori”. Così la parlamentare regionale PD, Marika Cirone Di Marco durante la conferenza stampa di presentazione del ddl sul riordino del sistema bibliotecario regionale ha spiegato la necessità di una norma che disciplinando il settore rendendolo finalmente fruibile.
“ La Sicilia , pur avendo disciplinato nel 1977 il settore dei beni culturali e ambientali con intento innovativo, regionalizzando l’ex Biblioteca nazionale di Palermo e le Universitarie di Catania e Messina, – ha sottolineato – ha demandato a una successiva norma, sinora mai adottata, di regolare le competenze, le funzioni e le attività delle biblioteche degli enti locali. L’unica altra regione italiana a non aver ancora emanato una legge organica sulle proprie biblioteche è la Campania. Il ddl proposto, preparato in collaborazione con gli esperti dell’associazione italiana bibliotecari – ha spiegato la parlamentare, prima firmataria del testo di legge – si basa principalmente su alcuni punti principali: la suddivisione delle competenze tra Regione, enti locali e gli altri soggetti pubblici interessati; l’attivazione in seno al dipartimento per i beni culturali di un apposito Ufficio biblioteche, che curi, tra l’altro: gli standard minimi di funzionamento delle biblioteche e i requisiti professionali del personale; il piano triennale e il piano annuale di intervento e di sviluppo della rete bibliotecaria regionale; l’assetto della cooperazione bibliotecaria; il piano regionale per l’edilizia bibliotecaria; – la valorizzazione dei fondi librari sottoposti a tutela. Punti importanti per un rilancio delle settore che renda finalmente di libero accesso le risorse documentarie della regione. “ Noi chiediamo – ha continuato Marika Cirone – che il due per cento dei trasferimenti regionali ai comuni siano saranno vincolati per questo utilizzo. Dobbiamo garantire l’accessibilità ad una platea vasta che ne faccia una risorsa dal valore fondante”.”. L’importanza di una disciplina di settore è stata sottolineata, nel corso dell’incontro con stampa ed addetti ai lavori – anche dai responsabili regionale dell’Aib (associazione bibliotecari) Enza Mogavero ed il presidente nazionale dell’associazione Stefano Parise .
“ La lettura è un fattore di crescita complessiva di ogni individuo- ha sottolineato Mariella Maggio – Il mondo delle biblioteche è un importante veicolo di acculturazione dei giovani, l’assenza di cooperazione e la mancata valorizzazione delle piccole biblioteche non ha permesso di svolgere la funzione di accrescimento culturale e politico. I servizi bibliotecari siciliani – – ha proseguito – risentono di una cronica scarsezza di risorse finanziarie, di organici composti da personale privo di formazione professionale, di spazi inadeguati, di patrimoni spesso non aggiornati. In questo senso – ha concluso la parlamentare – le carenze del sistema e la penuria di biblioteche penalizza le classi sociali più svantaggiate. Creare un sistema bibliotecario di facile fruizione può, invece, porre le basi per un percorso di pari opportunità nell’accesso alle informazioni ed alla cultura”