Sanità. Arancio: assurda richiesta del Comune di Butera, non chiudere la CTA

“Quello che sta accadendo a Butera, dove l’amministrazione comunale sta di fatto determinando la chiusura della Comunità Terapeutica Assistita, è semplicemente inaccettabile. Mi auguro che gli stessi amministratori comunali si rendano conto che questa strada è impercorribile”. Lo dice Giuseppe Arancio, parlamentare regionale del PD e componente della commissione Sanità all’Ars, a proposito della decisione dell’amministrazione comunale di Butera (CL) di chiedere alla CTA (la Comunità Terapeutica Assistita, presidio della rete di riabilitazione psichiatrica dell’ASP di Caltanissetta che lavora alla riabilitazione psichiatrica dei disabili psichici) la restituzione degli immobili della sede – che sono di proprietà del Comune – dopo l’inserimento di quei locali nell’elenco dei beni alienabili.

“Se questo avvenisse – aggiunge Arancio – significherebbe far chiudere l’attività creando enormi problemi ai pazienti, alcuni dei quali oltretutto sono ricoverati in base a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria in quanto autori di reati, nonché far perdere il lavoro ai 27 dipendenti. Per non parlare delle conseguenze economiche ed occupazionali per l’indotto”.

“Chiedo all’amministrazione comunali di fare marcia indietro – conclude Arancio – nel frattempo mi attiverò in ogni sede istituzionale, parlamentare e politica per scongiurare la chiusura della Comunità”.