Rifiuti. Cirone: vicenda giudiziaria impone verifica su provvedimenti adottati

“L’ennesima inchiesta giudiziaria relativa al sistema regionale di smaltimento e trattamento dei rifiuti che svela, ancora una volta, quanto il settore sia dominato da interessi illeciti impone provvedimenti consequenziali nei confronti degli uffici competenti non escluso la rotazione del Direttore regionale del Dipartimento, quanto meno per culpa in vigilando”. Lo dice la parlamentare regionale PD Marika Cirone Di Marco, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione, a proposito della vicenda giudiziaria che ha scoperchiato il sistema di interessi e connivenze intorno all’impianto di trattamento per rifiuti speciali sito in località Bagalì, a Melilli.
“L’indagine in corso ha evidenziato un assoluto disprezzo dei provvedimenti autorizzativi e della normativa ambientale reso possibile grazie ad una estesa rete di connivenze e corruzione trasversali ad alcune istituzioni, – sottolinea la parlamentare – ma si è sostanzialmente consumato in uffici regionali cardine nel settore dei rifiuti, qual è quello competente al rilascio delle autorizzazioni, con comportamenti gravissimi che lasciano presumere una permanente deviazione delle funzioni pubbliche in favore di imprese private operanti nel settore dei rifiuti. Al fine di fare chiarezza e restituire ai cittadini il segnale di una pubblica amministrazione in grado di operare un cambiamento in un settore delicatissimo quale la gestione del ciclo dei rifiuti – conclude Marika Cirone  – appare urgente ed indifferibile la verifica puntuale di ogni singolo atto adottato in materia di discariche dagli uffici regionali coinvolti dai provvedimenti della magistratura al fine di accertarne la legittimità o di disporne la revoca”.