Rifiuti. Barbagallo: “discarica Motta Sant’Anastasia senza autorizzazioni? Va chiusa” – presentata interrogazione all’Ars

“Se la discarica di Motta Sant’Anastasia non è in regola con i requisiti di legge deve essere chiusa: chiedo l’intervento dell’assessorato all’Energia per una immediata verifica”. Lo dice Anthony Barbagallo, parlamentare regionale del PD che ha presentato una interrogazione all’assessore regionale all’Energia.

“La Oikos, società che gestisce la discarica denominata ‘Valanghe d’Inverno’, non risulta infatti in possesso della ‘Autorizzazione Integrata Ambientale’ – dice Barbagallo nell’interrogazione – eppure continua ad effettuare attività di abbancamento di rifiuti. Il gestore sostiene di poterlo fare perché ha chiesto il rinnovo della precedente autorizzazione, ma come ha recentemente confermato il Ministero dell’Ambiente, l’istituto del rinnovo periodico dell’Aia è stato abolito per le richieste successive al 7 gennaio 2013. Chiediamo dunque all’assessorato all’Energia di verificare se la richiesta dell’Oikos sia precedente a quella data e, in caso contrario, di attivare tutte le iniziative necessarie ad impedire il proseguire dell’attività in una discarica priva delle autorizzazioni richieste”.

“Chiedo all’assessorato di intervenire nel più breve tempo possibile – conclude Barbagallo – anche alla luce delle numerose iniziative assunte dagli amministratori locali ad iniziare dal sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo, e dai molti comitati civici ed associazioni del territorio”.

 

di seguito il testo integrale dell’interrogazione

 

Assemblea Regionale Siciliana
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INTERROGAZIONE

 

Chiarimenti in ordine alla perdurante attività di abbancamento nella discarica di Motta Sant’Anastasia, denominata Valanghe d’Inverno, di proprietà della Oikos s.p.a.   

 

All’Assessore per l’Energia e i servizi di pubblica utilità

Premesso che la società Oikos s.p.a., proprietaria della discarica sita in Motta Sant’Anastasia, denominata Valanghe d’Inverno, non è titolare di alcuna autorizzazione integrata ambientale valida ed efficace in quanto quella di cui al DRS n. 291/2009 è scaduta da tempo;

Considerato che il gestore afferma di godere della ultrattività della precedente AIA in forza dell’art. 29 octies del D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 e della richiesta di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale a suo tempo presentata;

Ritenuto che, tuttavia, il menzionato art. 29 octies, nel testo introdotto dall’art. 7, comma 7, del D.Lgs n. 46/2014, abbia “abrogato l’istituto del rinnovo periodico dell’AIA”, come chiaramente si evince dalla piana lettura della norma e come riconfermato dal Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare nella risposta scritta all’interrogazione n. 4-05975 del 1 luglio 2016, Senato della Repubblica;

Ritenuto, inoltre, che ai sensi dell’art. 29 del richiamato D.Lgs. 46/2014, rubricato “Disposizioni transitorie”, l’ultrattività della previgente disciplina in materia di procedimenti di rinnovo si applica solo ed esclusivamente per quelli “in corso alla data del 7 gennaio 2013”;

 

per sapere

se la Oikos s.p.a. abbia presentato richiesta di rinnovo del DRS n. 291/2009 prima del 7 gennaio 2013 e, qualora così non fosse, quali iniziative intenda avviare per impedire la prosecuzione dell’attività di abbancamento nella discarica, ad oggi sprovvista di autorizzazione integrata ambientale.

 

On. Anthony Barbagallo