Manovra-ter. Panepinto: governo ricorra contro impugnativa norma sulla gestione dell’acqua nel Palermitano

 

“Rimango molto perplesso di fronte all'infondatezza dell'impiugnativa del Commissario dello Stato di alcune norme della manovra ter, in particolare sulla scelta di non consentire la gestione diretta del servizio idrico ai comuni della provincia di Palermo: mi aspetto che su questo punto, l'articolo 17, il governo regionale ricorra alla Corte Costituzionale contro l'impiugnativa”. Lo dice Giovanni Panepinto, parlamentare regionale del PD, che oggi è intervenuto in aula nel corso della seduta dedicata alla pubblicazione della manovra ter senza le parti impugnate.

 

“Rimango spiazzato – prosegue Panepinto – innanzitutto perchè appena poche settimane fa una norma analoga, ma riuguardante i comuni del Siracusano, era stata approvata dall'Ars senza che in quel caso vi fosse alcuna impugnativa. Il Commissario reclama poi l'unicità del servizio, che comunque è garantita dall'Ato. Si richiama l'articolo 3 bis del decreto legge 138 del 2012, senza però valutare le disposizioni normative successive”.

 

“Sembra quasi di ascoltare – continua Panepinto – gli stessi argomenti dei gruppi politici e dell'organizzazione che associa e rappresenta gli interessi dei gestori privati: si richiamano norme di 'diritto comunitario', senza però citarle neppure una volta”.

 

“Insomma – conlcude Panepinto – finora troppi impianti normativi e troppe decisioni in questa materia sono state ispirate dalle 'lobby dell'acqua': ma se qualcuno pensa di privatizzare 'manu militari' la gestione del servizio idrico in Sicilia, sappia che in quel caso si rischierebbe di spingere cittadini e amministratori alla disobbedienza civile”.