Manovra-bis. Digiacomo: tagli alla sanità? il governo pensi piuttosto a far sentire la propria voce a Roma

“Il presidente della Regione Rosario Crocetta non sia ‘leone in Sicilia e pecora a Roma’: reagisca anche nei confronti del governo Renzi e lavori per ridurre la quota di compartecipazione della Sicilia alla spesa sanitaria dal 49 al 42 percento, invece di raschiare il barile o chiedere nuovi sacrifici ai siciliani”. Lo ha detto Pippo Digiacomo, presidente della commissione Sanità all’Ars, nel corso di una conferenza stampa sulla legge sull’amianto a Palazzo dei Normanni per illustrare i contenuti della cosiddetta “legge sull’amianto”, recentemente approvata dal Parlamento regionale. Dopo l’approvazione il Commissario dello Stato ha impugnato due parti: quella relativa alle sanzioni per i dirigenti pubblici e la parte sul sostegno alle famiglie di ammalati di tumore. “Ma l’impianto della legge – ha aggiunto Digiacomo – è rimasto intatto. Bisogna dire chiaro a tendo a cosa va incontro chi, invece di far rimuovere un cassonetto di amianto ad una ditta specializzata, provvede a penderlo a martellate e smaltirlo in autonomia  in un luogo inadeguato: in questo caso si innesca una vera e propria bomba ecologica, con enormi danni ambientali e un alto rischio di contrarre una malattia tumorale”.

 

“Rimuovere un cassone realizzato con amianto costa ad un privato dai 1.500 ai 2.000 euro: con la legge che abbiamo recentemente approvato all’Ars mettiamo a disposizione circa 21 milioni di euro per il 2014 per sostenere questo tipo di interventi”, ha aggiunto Digiacomo.

La legge, senza le parti impugnate, dovrebbe essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il prossimo 9 maggio.