Lavoro. Catanzaro e Sammartino: certezze per dipendenti Poste Italiane che attendono full-time, stabilizzazione e trasferimento in Sicilia

“Bisogna attivare tutte le misure necessarie a garantire la stabilità occupazionale agli oltre 800 dipendenti part-time ed alle diverse centinaia di precari di Poste Italiane che attendono risposte certe sul loro futuro, ed a chi aspetta da tempo il trasferimento in Sicilia”. Lo dicono Michele Catanzaro e Luca Sammartino, rispettivamente vicepresidente della commissione Attività Produttive e presidente della commissione Lavoro all’Ars, in merito alla vertenza che coinvolge i dipendenti assunti da circa sette anni attraverso il progetto “Mix” (si proponeva un prepensionamento e la rinuncia a buona parte degli incentivi di fine rapporto a fronte dell’assunzione di un parente con contratto a tempo indeterminato part-time, e la “promessa” della conversione in full-time) oltre che i precari a tempo determinato e i lavoratori in servizio in altre parti d’Italia.

“Abbiamo accolto l’appello del comitato #FullTimeSubito che lamenta la forte penalizzazione della Sicilia nel quadro del piano occupazionale nazionale. La conversione in full-time di soli 38 lavoratori senza nessun’altra previsione di stabilizzazione  – aggiungono Catanzaro e Sammartino – rappresentano numeri troppo bassi per una regione come la nostra.  Occorrono prospettive di miglioramento, per questo urge una revisione dell’accordo sulle politiche attive siglate lo scorso giugno a Roma”.

“A questa vertenza – proseguono i due parlamentari regionali del PD – si aggiungono le legittime aspettative di molti operatori ‘portalettere’ siciliani che lavorano al Nord e che attendono da anni il trasferimento nella nostra isola. Qualcuno vuol far passare il messaggio che la conversione in full-time del bacino degli 800 del ‘progetto Mix’ impedirebbe il trasferimento in Sicilia dei portalettere del Nord, ma le due vicende non sono collegate fra loro perché si tratta di bacini differenti: gli 800 sono ‘sportellisti’ mentre a chiedere il trasferimento dal Nord in Sicilia sono prevalentemente ‘portalettere’. Allo stesso tempo non può neppure rappresentare un impedimento la programmazione della stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato, in considerazioni delle esigenze di personale dell’azienda”.

“Ci siamo già attivati per chiarire ogni aspetto legato a queste due vertenze e per avviare un confronto costruttivo con Poste Italiane – concludono Catanzaro e Sammartino – inizieremo convocando in audizione in commissione Lavoro all’Ars sia i rappresentanti del comitato #FullTimeSubito che quelli dell’azienda”.