Energia e rifiuti

Abbiamo smontato il mega-affare dei termovalorizzatori, sul quale si erano concentrati interessi di gruppi affaristico-mafiosi, così come abbiamo fermato il far-west dei Parchi eolici, altro affare sul quale si erano concentrati anche interessi criminali: questi due risultati, da soli, “giustificano” pienamente il sostegno che il PD ha dato al governo tecnico.

Con la riforma dei rifiuti la Sicilia ha chiuso la stagione degli Ato, che hanno accumulato debiti per oltre un miliardo di euro. La gestione dei rifiuti passa dai 27 Ato alle 10 Srr (Società di regolamentazione del servizio di raccolta), una per ogni provincia più una società per le isole minori.

Si punta sulla raccolta differenziata (l’obiettivo previsto è il 65% nel 2015) smontando il vecchio Piano rifiuti, che era stato concepito per destinare ai termovalorizzatori più del totale dei rifiuti prodotti nell’isola. Adesso invece, come detto, si punta sulla differenziata destinando la parte residuale ad  inceneritori, realizzati in impianti già esistenti (conversione di cementifici o impianti a pirolisi).

Abbiamo detto “NO” al nucleare con un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico e votato dall’Assemblea Regionale Siciliana il 20 gennaio 2010 che ha impegnato il governo regionale a “contrastare qualsiasi ipotesi di installazioni di centrali nucleare nell’isola”.